

L'agriturismo
L'azienda agrituristica "Le Caselle" poggia le sue fondamenta sull'azienda agricola centenaria della famiglia Cantadori.
E' una tipica corte del Basso Mantovano con una vecchia stalla ristrutturata nel rispetto dell'architettura dei primi del ‘900.
Gli ospiti vengono accolti nelle due sale arredate con cura e calore, con mobili del '600 e '700 e con tovaglie disegnate da arabeschi color porpora.
Dall'interno si accede direttamente all'ampio giardino e al caratteristico portico, sotto al quale si può pranzare e cenare nei mesi estivi.
La cucina
L'agriturismo "Le Caselle" è gestito da Raffaella Gangini Cantadori, che si occupa e accoglie con attenzione gli ospiti in sala e si dedica con passione alla trasformazione dei prodotti dell'azienda in piatti speciali, e del recupero e divulgazione di ricette della più antica tradizione mantovana.
In cucina sono preparati piatti tradizionali quali i famosi Agnoli in brodo di Cappone, Tortelli di zucca, Tagliolini con il ragù della corte e la Pasta ripiena, ma altresì anche ricette originali, dettate dalla creatività di Raffaella e ispirata ai prodotti stagionali.
L'agriturismo è aperto il fine settimana solo su prenotazione per gruppi e per i giorni infrasettimanali, si accettano prenotazioni per almeno 10/12 persone. E' presente un menu alla carta, ma Raffaella prepara su richiesta anche menu personalizzati.

Il Cappone cotto in vescica
Recuperare la tradizione in tavola significa far propria una dimensione culturale straordinaria, lontana ma fortunatamente non ancora perduta;
significa abbandonarsi al piacere di una riscoperta non solo di carattere gastronomico, rivitalizzando semplici cerimoniali pur di grande fascino;
significa godere di un processo di spettacolarità che scaturisce non da un mero revival, ma dalla rivisitazione guidata di ancestrali conoscenze che sono tali anche a livello inconsapevole.
Ripercorrere il sentiero della tradizione sulla mensa è affidarsi ad un cammino culturale che può rivelare esaltanti sorprese e determinare caldi trasalimenti.
Si tratta di un sogno in perenne attesa di essere vissuto; si tratta di credere che vi possa essere ancora qualcosa che, pur appartenendo al passato, si possa leggere in chiave di divenire. O quantomeno di presente.
É per ripercorrere tale sentiero fatto di tradizione, che il nostro Agriturismo organizza e prepara un "insolito" pranzo che propone la preparazione antichissima del CAPPONE IN VESCICA DI BUE E CANNA DI SAMBUCO, e prevede che in ogni portata "il cappone la faccia da padrone", naturalmente sposato a singolari abbinamenti e ad una orazione che narri le origini di che, di lontano, si vada assaporando nel presente…
Il pranzo può eventualmente essere anticipato, organizzando, da una visita guidata al Monastero del Polirone di San Benedetto Po, poco distante da noi.